Open Access è l’ accesso libero e immediato ai risultati e ai dati della ricerca.
Il principio è che i risultati delle ricerche finanziate con fondi pubblici devono essere pubblicamente disponibili.
I vantaggi per chi fa ricerca sono molteplici:
- le idee circolano prima e circolano di più, quindi la conoscenza cresce pù rapidamente e l’intera società ne trae beneficio
- i lavori ottengono maggiore visibilità che si traduce potenzialmente in maggiori citazioni (fino al 600% a seconda della disciplina) e maggiore riconoscimento delle competenze
- il processo di ricerca è più trasparente
- … e ci sono infiniti altri vantaggi, per autori, enti di rcerca, finanziatori, editori, piccole e medie imprese…
Esistono due vie all’Open Access:
- DEPOSITO o SELF-ARCHIVING [“green road”]
- l’autore deposita la versione finale del lavoro (già pubblicato su riviste/sedi editoriali tradizionali) in Archivi Aperti, in accordo con le politiche di copyright degli editori
- ci sono due enormi vantaggi:
- si continua a pubblicare sulle riviste/sedi editoriali di riferimento – con particolare riguardo ai criteri di valutazione in uso – e poi si deposita la versione consentita, che circola di più e consente di ottenere visibilità e riconoscimento
- è fattibile subito, a costo zero. È la strada scelta dal Regolamento dell’Università di Torino
- PUBBLICAZIONE [“gold road”]
- l’autore pubblica in riviste Open Access (l’elenco si trova in DOAJ – Directory of Open Access Journals) o pubblica volumi Open Access (l’elenco, anche per editore, si trova in DOAB – Directory of Open Access Books)
- le riviste sono peer reviewed, e sono accessibili a tutti senza abbonamento
- hanno un diverso modello di sostenibilità economica: il 23% delle testate chiede il pagamento delle spese di pubblicazione dell’articolo; le monografie richiedono spese di edizione
- attenzione a editori poco seri: utilizzate Think, Check, Submit prima di decidere
Attenzione a non confondere la pubblicazione in riviste di editori Open Access con l’Opzione Open (tipo “Open Choice“) offerta dagli editori commerciali tradizionali come Elsevier, Springer, Wiley…, che è assolutamente da sconsigliare perché genera un doppio pagamento (per la rivista che resta in abbonamento e per il singolo articolo).
Le logiche su cui si fonda l’Open Access… Leggi di più